La storia del Cavalier Eduardo Tene, così bene raccontata in questo pregevole volume, è anzitutto la storia di una vita votata all’arte. Ed è anche la storia di un pezzo importante della maestria scenica napoletana e italiana del novecento, in cui hanno trovato mirabile sintesi una straordinaria passione per tutto ciò che è bello - e dunque, meritevole di essere mostrato - una solida preparazione tecnica e una eccezionale capacità imprenditoriale, ancor più significativa perché espressa in un contesto - come quello partenopeo - in cui la libera intrapresa viene soffocata dalle mille criticità che affliggono, ogni giorno, idee e progetti di crescita e di sviluppo del territorio. Il cursus honorum del Cavaliere Eduardo Tene abbraccia oltre mezzo secolo, arricchendosi di volta in volta di nuovi spunti, di nuove pulsioni, di nuove scoperte e di brillanti invenzioni, viaggiando dalle prime esaltanti esperienze delle feste di piazza (genere, ormai, purtroppo caduto nell’oblio) fino ai complessi allestimenti di pellicole di successo, che hanno portato Napoli e la napoletanità alla ribalta mondiale, ma senza mai perdere quel tratto distintivo di originalità e di genialità intuitiva, che ne hanno decretato il successo. L’arte del Cavalier Tene non si può esplicitare, dunque, nella sola e semplice realizzazione di allestimenti dal grande impatto visivo, ma affonda le proprie radici in un personalissimo mix di conoscenze in svariati campi: dal disegno alla scultura, alla pittura - solo per citare le più ovvie - ma anche lo studio dei colori, delle luci, il gusto per la composizione e, soprattutto, la conoscenza di principi dell’architettura. La sua grande abilità è consistita nell’affrontare, con grande umiltà e partecipazione, ogni lavoro come se si trattasse del primo, profondendo quella passione e quel sentimento che solo i grandi professionisti dell’arte - perché l’arte è sì intuizione e genio, ma è anzitutto disciplina e osservanza delle regole - posseggono, ricreando ambienti, fondali e atmosfere in perfetto adattamento al contesto, alla filosofia dell’opera, agli spazi e alle attrezzature disponibili, ottenendo sempre - come dimostrano gli attestati di benemerenza pubblicati nel libro - risultati di grande rilevanza. Per questo, celebrare oggi la storia del Cavalier Eduardo Tene significa rendere omaggio in primo luogo all’artista e alla persona, ma anche a un raro modo di intendere il proprio lavoro come una «missione» e un piacere. Il piacere del bello.